ci affacciamo in diverse personalità
ne studiamo i caratteri
proviamo ad assumerle
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presentazione del lavoro
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esercizi sulla postura
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analisi di alcune posture "tipo"
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esercizi fisici in cui riproduciamo le posture, con attenzione alla diversa respirazione di ognuna di loro
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analisi delle tipologie umane correlate alle posture oggetto di studio.
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adesione, per ognuno dei partecipanti, a una tipologia umana
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costruzione delle loro storie
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ricerca dei loro ritmi
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approfondimento del carattere prescelto attraverso brevi interviste
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esperimenti teatrali
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conclusioni
quello che non siamo:
Familiarizzare con alcune posture che non ci sono abituali.
Imparare a entrare e uscire con disinvoltura da queste posture.
Poi abbinare a queste posture alcune tipologie umane.
Poi scegliere la propria nuova tipologia: approfondirla e “indossarla”
Nella carriera di un attore, quando si costruisce un personaggio di importante fisicità, spesso si rimane sorpresi dai pensieri che si muovono della testa, come se fosse un'altra persona a parlare e a pensare al nostro posto. Probabilmente sono le modifiche che abbiamo dovuto fare nel nostro corpo, la nostra nuova postura, a suggerirci risposte.
Da qui la ricerca di oggi. Se noi modifichiamo il nostro modo di gestire il corpo, la nostra postura, se modifichiamo la respirazione, riusciamo ad entrare in una condizione differente, una nuova architettura psicofisica appartenente a qualcuno diverso da noi e, forse, erediteremo da quel personaggio, a noi estraneo in cui siamo penetrati, un universo di emozioni. È necessario stabilire una sintonia col carattere osservato, diventare lui per poterlo capire, abbandonare noi stessi e resistere al desiderio di portare noi stessi dentro alla personalità che andiamo ad "indossare"
Ogni forma psicofisica a cui può appartenere un carattere, un tipo o, più semplicemente, una persona, oltre ad avere una sua postura fisica particolare, un suo modo di respirare, ha anche un suo ritmo: la velocità a cui vede scorrere la vita, la velocità a cui cerca di adeguarsi, la velocità a cui fa muovere il suo pensiero. Non solo velocità, ma anche pause, rallentamenti, piccole fratture dell'azione o del pensiero......In parte ci possiamo avvicinare anche a questo.
Fondamentale è imparare non solo ad entrare in una data personalità , ma anche e soprattutto ad uscire, a saper tornare al punto di partenza. Dobbiamo considerare ogni personalità come una delle tante che noi possiamo frequentare, delle quali la più importante e più ricca resta la nostra, quella della nostra quotidianità, quella che fra errori e successi della vita, abbiamo raffinato e continuiamo a raffinare. Senza questo ricco trampolino non si potrebbe fare nessun salto in nessuna personalità o carattere o tipologia umana, a seconda di come la vogliamo chiamare.
Per il nostro obbiettivo poco importanti sono le diverse teorie della personalità o del caratttere.
L' interessante è osservare le persone che si muovono intorno a noi, nella società in cui viviamo e prendere da loro quanti più elementi significativi della loro umanità, i loro limiti, la loro ricchezza. Meno interessante sapere se stiamo parlando di tratti del carattere, temperamento, personalità, modalità comportamentali indotte dalla cultura in cui si vive, o altro. Forse potrà essere utile in un fase più avanzata della ricerca.
Abbiamo pensato a due giorni di lavoro come un tempo abbastanza lungo per metterci in campo con una certa tranquillità e allo stesso tempo abbastanza breve da costringerci a non distrarci mai dall'obbiettivo.
Al lavoro che proponiamo non immaginiamo nessuna categoria di partecipanti più adatta di altre. Chiunque può essere attratto, o meno, da queste parole. Chiunque può sentire la necessità di imparare ad aprire una porta che lo conduca in un altro personaggio o, forse, in un'altra parte di sé e poi saper riaprire quella porta per tornare con soddisfazione da dove era partito, da sé stesso.
www.teatroalkestis.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.