28 nov 15 dic 2013 casa delle culture
COMPAGNIA GINEPRO NANNELLI
di Eugène Ionesco
signor Smith Marco Carlaccini signora Smith Patrizia D’Orsi signor Martin Claudio Capecelatro
signora Martin Sara Poledrelli Mary, la cameriera Xhilda Lapardhaja Il Pompiere Ludovico Nolfi
interventi sonori Claudio Rovagna scena Antonio Belardi costumi Antonella D’Orsi Massimo
disegno luci Giuseppe Romanelli Interprete vicario in prova Paolo Parnasi
comunicazione Olga Carlaccini aiuto regia Valentina Casadei foto di scena Pino Le Pera
regia Marco Carlaccini
La pièce - definita dall'autore anticommedia - è il primo esempio di un genere teatrale allora ai suoi albori, il teatro dell'assurdo, in cui la vicenda subisce uno straniamento tramite l'utilizzo esasperato di frasi fatte, dialoghi contrastanti, luoghi comuni.
Si rappresenta, bonariamente, nel chiuso di un salotto borghese, la parodia di una ipotetica società priva di contenuti e indaffarata quasi esclusivamente nell'esibizione di luoghi comuni. Fra amnesie, incongruità, contraddizioni, reticenze, due strampalate coppie, un pompiere e una cameriera si intrattengono scambiandosi aneddoti e frasi fatte- scivolando sempre più in un'aggressiva, ambigua e dissonante disarticolazione del linguaggio fino alla feroce e parossistica reciproca aggressione verbale.
Il signor Smith – La signora Smith – Il signor Martin – La signora Martin – La cameriera Mary – Il pompiere – Una pendola
Interno borghese inglese, con poltrone inglesi. Serata inglese. Il signor Smith, inglese, nella sua poltrona e nelle sue pantofole inglesi, fuma la sua pipa inglese e legge un giornale inglese accanto a un fuoco inglese…………..buon divertimento!
L'autore rumeno, francese di adozione, decise di imparare l'inglese comprandosi un manuale di conversazione. Per esercitarsi, ricopiava le frasi del manuale e, facendo ciò, si accorse della banalità delle frasi in esso contenute: "il soffitto è in alto, il pavimento in basso", "i giorni della settimana sono sette", etc. Da qui egli trasse ispirazione per la commedia, datata 1950.